Se hai deciso di visitare la nostra regione e lo vuoi fare con i piedi, in questo articolo troverai le informazioni necessarie per farti un’idea sulla varietà dei percorsi di trekking in Toscana. Esplorare la Toscana significa scoprire le radici profonde di una regione unica, la diversità dei suoi habitat la rendono la regione europea con la maggiore biodiversità. Un territorio magico dove le tracce del nostro passaggio incrociano la storia e a tratti si perdono quasi del tutto, diluite in un contesto naturale sorprendente.
1155 specie di interesse conservazionistico
Oltre 235.000 ettari di territorio sotto tutela
Appennino e rilievi minori
Un sistema montuoso adatto ad ogni tipo di avventura.

La dorsale appenninica, oltre alle sue vette più celebri, offre meravigliose passeggiate di crinale. Dal passo del Lagastrello fino all’Alpe della Luna, l’alternarsi dei rilievi in continuità permette di rimanere in cammino per giorni ad altitudini considerevoli e godersi meravigliosi bivacchi sotto i faggi o sulle rive dei numerosi laghi glaciali. L’estate, a differenza delle Alpi Apuane torride e prive d’acqua, l’Appennino rimane fresco e la grande quantità di torrenti invita al bagno. E’ la stagione del river trekking, dove risalire un torrente come il Sestaione o tuffarsi nelle fredde pozze dello Scoltenna, può rivelarsi l’alternativa ideale al mare di una domenica estiva. Scendendo più a sud si incontra il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, qui l’autunno è uno spettacolo assoluto, dove l’immenso patrimonio forestale, con oltre 500 piante monumentali, rappresenta un unicum nel nostro paese. All’ombra di questi giganti di legno oltre mille specie di animali e vegetali coesistono in un equilibrio complesso e spettacolare. Le mie escursioni in Appennino ti aspettano a questo link, se invece vuoi scoprire una zona più misteriosa allora esplora la Val di Lima.
Per gli amanti del trekking selvaggio la destinazione obbligatoria sono le Alpi Apuane, le loro vette aguzze, pur non toccando i 2000 metri di altezza, richiedono al trekker grande concentrazione e coraggio. Vie di lizza, intagli di cavatori e tracce di pastori si avventurano sulle pareti scoscese dei monti e procedono spesso in esposizione anche per lunghi tratti. La loro posizione geografica determina un clima tipicamente continentale sul versante interno e più mite su quello che guarda il mare. Tale collocazione le rende una barriera, sia per i venti freddi provenienti dal nord che per quelli più caldi in arrivo dal mare; per questo motivo hanno una grande influenza sul clima delle regioni circostanti, sono caratterizzate dal più alto tasso di piovosità del nostro paese e sono soggette a cambiamenti repentini delle condizioni meteo. Oltre alle grandi escursioni di vetta, spesso al limite tra il trekking e l’alpinismo e ambite per le difficolta tecniche, sanno offrire cammini più facili e non meno suggestivi, tuttavia i loro stretti valloni impongono sempre delle difficoltà dal punto di vista del dislivello. Dato il forte carsismo che caratterizza questi rilievi, la presenza d’acqua è davvero esigua, e nei momenti più caldi dell’anno possono mettere a dura prova anche camminatori bene allenati. Alla pagina che segue troverai una selezione dei nostri trekking sulle Alpi Apuane.
A nord della provincia di Pisa e sul confine con quella di Lucca si trova il Monte Pisano; i suoi sentieri, raramente impegnativi e con dislivelli sempre contenuti, esplorano boschi di castagni, pineti e tutte le declinazioni della macchia mediterranea, dal bosco di lecci in purezza alla secca gariga delle vette più sassose. Intorno alle sue pendici, una miriade di piccoli borghi rurali e ville nobiliari impreziosiscono un territorio già noto, punteggiato di notevoli esempi di Romanico Pisano. Le valli interne nascondo acquedotti monumentali, castelli diroccati ed eremi abbandonati come Rupe Cava e la Spelonca degli Eremiti Neri. Il clima mite e vario a seconda dei versanti, conserva una grande varietà di orchidee, felci e relitti glaciali come lo sfagno. Queste montagne si possono visitare tutto l’anno e sanno sempre offrire percorsi interessanti, tra storia natura e mistero. A questo link trovi le nostre escursioni sui Monti Pisani, unisciti a noi o prendi spunto per le tue domeniche.
Colline Toscane
Varietà | Relax | Bellezza

La regione è per il 65% collinare e ciò che sta tra i rilievi maggiori e la costa degli Etruschi è quasi del tutto compreso in questa percentuale. Si tratta di un’area che per caratteristiche e origini comuni viene riunita sotto la definizione di Colline Toscane. La sua estensione tocca le province di Pisa, Livorno, Firenze, Siena, Arezzo e Grosseto, fino a qualche milione di anni fa era interamente sommersa dalle acque e costituiva il fondale del Mare Tirreno. Lo studio di numerosi fossili marini è avvenuto qui per la prima volta, come la scoperta del delfino etruridelphis giulii, scoperto nel 1800 a Lorenzana da Roberto Lawley.
La grande varietà di ambienti a disposizione è davvero notevole, dalle Crete Senesi alle Colline del Tufo si alternano dolci rilievi, taluni aridi come nel deserto d’Accona o rigogliosi come in Val d’Orcia e Val di Chiana.
Sono aree che hanno visto la storia, estremamente antropizzate fin dall’antichità sono ricche di parchi archeologici, borghi medievali e castelli tra i quali è possibile compiere trekking e cammini storico naturalistici davvero unici, come la Via Francigena o il reticolo di vie Cave Etrusche che, intagliate tra torrenti cristallini e colline tufacee, attraversano necropoli monumentali, collegando tra loro borghi suggestivi come Pitigliano, Sovana e Sorano.
Nella zona centrale si trovano le Colline Metallifere, il più vasto sistema collinare della regione. Conosciuto fin dagli Etruschi per la sua grade ricchezza di minerali ferrosi, è stato sfruttato intensamente fino al secondo dopoguerra; il parco Archeominerario di San Silvestro nel comune di Campiglia Marittima rappresenta una tappa irrinunciabile per gli appassionati di mineralogia e archeologia industriale.
Nella parte nord del complesso collinare, a ridosso delle province di Pisa e Livorno, l’intensa attività geotermica viene sfruttata per la produzione di energia; in questa zona si può compiere un anello facile e adatto a tutti che collega Sasso Pisano e Monterotondo e si sviluppa all’interno del Parco delle Biancane. Lungo il sentiero si possono vedere numerose manifestazioni geotermiche come i bulicami, i soffioni, le mofete e le putizze. Da qualche anno questa porzione di Toscana ha ricevuto il titolo di Geoparco UNESCO.
Le Colline Toscane sono un’area vasta, la loro grande varietà di ambienti e la possibilità di percorsi tematici, la rende l’ideale per brevi viaggi di qualche giorno durante i quali godere dell’ospitalità di numerose aziende agrituristiche e vecchie osterie tipiche. Se hai in progetto un viaggio in Toscana prenota una delle mie escursioni, altrimenti possiamo progettare insieme il tuo viaggio personalizzato.
Le aree umide
Il paradiso della canoa, birdwatching e fotografia naturalistica

La Toscana era una regione caratterizzata da una grande presenza di paludi. Solo in epoca moderna si è iniziata una vera irregimentazione del fenomeno e questo ha ridotto di molto la superficie paludosa della regione. Oggi, anche se a macchia di leopardo, questi ambienti hanno resistito, punteggiano la regione e quasi tutte le sue province. Le aree umide più grandi come Massaciuccoli, Fucecchio e la Maremma grossetana si prestano alle passeggiate primaverili, ma sopratutto ad avvincenti esplorazioni in canoa canadese. Labirinti di chiari e canali ospitano specie ornitologiche rare e la sorpresa di trovarsele di fronte anche solo per un istante riempie di gioia e curiosità. Le paludi della Toscana sono il regno del bird watching e della fotografia naturalistica, se sei un appassionato di una di queste due cose, o desideri scoprire aspetti più insoliti del territorio, non puoi non visitarle.
Appena sotto il lago di Massaciuccoli e la zona paludosa che lo circonda, si estende una fascia costiera che arriva fino a Livorno e costituisce, insieme al lago e alle Secche della Meloria, il Parco Regionale di San Rossore Migliarino Massaciuccoli. Quella che un tempo era la Selva Regia è oggi un’area boschiva intricata di Pioppi, Lecci, Frassini, Ontani e Pini. Ma la presenza di aree umide nella fascia retrodunale lo rende un habitat capace di conservare piante rare come la drosera, la periploca greca, l’osmunda regalis, l’ibisco rosa e il fiordaliso tirreno. Le sue lame allagate ospitano una popolazione meravigliosa di cipressi calvi e farnie secolari dal tronco chiaro e coperto di muschio. Una passeggiata in questi boschi non può che finire sul mare, lungo tutto il parco si estende la costa lucchese e pisana, un arenile a tratti selvaggio e lungo chilometri, dominato in lontananza dalle Alpi Apuane e popolato di ristoranti caratteristici dove il pesce è senz’altro il piatto forte. Nel nostro catalogo puoi trovare camminate e trekking acquatici proprio nel parco Regionale di Mgliarino San Rossore Massaciuccoli.
La fascia costiera
Paesaggi a picco sul mare e spiagge selvagge

Lungo la costa si possono affrontare trekking marittimi tutto l’anno. Paesaggi a picco sul mare, borghi costieri, cale da sogno e spiagge bianchissime si alternano in un percorso capace di stupire anche i più esigenti. Sono luoghi che meritano una sosta di qualche giorno e la tarda primavera e il primo autunno sono il momento migliore per visitarli. Ogni esperienza in quest’area può essere arricchita con la visita a numerosi musei, parchi archeologici e borghi di origine etrusca come Baratti e Populonia. Quest’ultima era una delle dodecapoli e insieme a Volterra è stata il centro di maggior attività mineraria del popolo etrusco.
Scendendo ancora verso sud la costa continua ad offrire meraviglie fino al confine con il Lazio. Da non perdere il trekking da Punta Ala a Cala Violina. Un percorso a tratti impegnativo, da fare in ottime condizioni fisiche e con scarpe adeguate, ma non senza costume! Le acque cristalline e le spiagge mozzafiato di questa zone vi lasceranno a bocca aperta.
Infine il Parco Regionale della Maremma, con le sue paludi, le lagune e le spiagge con acqua cristallina sono mete perfette per chi ama il relax e le passeggiate non troppo impegnative.
Le isole
Ognuna è un habitat unico.
Il parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è un tesoro raro, per la diversità degli ecosistemi, gli endemismi e la storia. Conta di sette isole maggiori e ognuna di esse rappresenta un unicum con le proprie caratteristiche. Sono sottoposte a regolamenti e restrizioni diverse a causa delle colonie penali agricole, come Gorgona e Pianosa e nel caso di Montecristo per le rare peculiarità che la caratterizzano. In alcuni casi si deve prenotare con largo anticipo, sottostando a regole restrittive come l’impossibilità di portare una macchina fotografica divieto di balneazione e di pernottamento.
Tuttavia ve ne sono di libere come la Capraia, l’isola del Giglio e l’isola d’Elba dove è possibile recarsi senza problemi per tutto l’anno. Le prime due per le dimensioni modeste, sono adatte a brevi soste esplorative di uno due giorni ma ugualmente dotate di una bellezza commovente. A differenza delle prima, l’Isola d’Elba per le sue dimensioni considerevoli ben si adatta a trekking più lunghi. E’ caratterizzata da coste a picco sul mare e spiagge miste di ciottoli, ghiaia e sabbia. Nell’entroterra selvaggio fatto di formazioni granitiche immerse nella vegetazione, il paesaggio diventa tipicamente montano. Sicuramente da non perdere è la salita al monte Capanne, escursione panoramica sul rilievo più alto dell’isola, ma nel caso in cui si decida di esplorarla davvero è da considerare una settimana per la traversata completa. Si tratta di un percorso di circa 72 chilometri da dividere in 5 tappe che vi lascerà senza fiato.
Spero tu abbia trovato utile questa introduzione al trekking in Toscana, se vuoi dare un’occhiata alle mie escursioni segui questo link.