L’area del Monte Piglione nelle Apuane Meridionali
Il Monte Piglione è un crinale facile e spettacolare, con una vista panoramica su tutte le Alpi Apuane Meridionali, sull’Appennino, sul Mare e sulla piana di Lucca. I percorsi per la vetta sono essenzialmente tre, diversi tra loro per panorami e impegno fisico.
Il Monte Piglione si colloca nel comune di Pescaglia, uno dei cinque comuni della Media Valle del Serchio insieme a Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca, Barga e Coreglia.
Il crinale da cui emergono le tre quote descritte di seguito inizia dalla Foce del Termine, o del Crocione, e procedendo verso sud divide la valle della Turrite Cava da quella del Rio Pedogna.
Durante la primavera si possono visitare le fioriture di giunchiglie, tipiche della Api Apuane meridionali e in particolar modo del Monte Croce; ma le specie di interesse floristico che potrete incontrare durante il cammino sono davvero moltissime, tra cui le orchidee, le primule, gli asfodeli e le sassifraghe, tra gli alberi alcuni faggi monumentali.
Consiglio questa montagna poco frequentata per la sua bellezza e facilità di accesso. Come le altre vette delle Alpi Apuane meridionali è caratterizzata da un’altezza modesta e crinali erbosi, liberi da boschi, che concedono agli occhi uno sguardo davvero notevole sul nostro territorio, senza per forza piegare le nostre gambe alla stanchezza tipica delle escursioni più famose. Soprattutto nel primo percorso proposto troverete la salita poco più stancante di una passeggiata e la certezza di arrivare in breve tempo vi darà a possibilità di godervi il paesaggio senza preoccuparvi di rientrare prima del buio anche nelle giornate più corte.
Il Monte Piglione dall’alpeggio di Groppa
Il primo percorso che consiglio parte dall’alpeggio di Groppa e puoi prenotarlo in forma privata per la tua famiglia o per un gruppo di amici, anche se non è in calendario; è il più semplice dei tre ed è accessibile ai più anche senza un particolare allenamento alla camminata.
Dal paese di Pescaglia si segue sulla Pescaglia – Pascoso fino ad un bivio in località Cuculiera, a questo punto si sceglie la via sulla sinistra della carreggiata, riconoscibile anche per via di un basso rinforzo di pietre sul lato del versante boscato. Da qui si prosegue per dieci minuti fino alle case dell’alpeggio di Groppa, dove la strada si fa sterrata e poi diventa sentiero. E’ una strada molto stretta, raramente si incontrano altri mezzi, ma in ogni caso procedete con cautela, spesso alcuni sassi rotolano sulla carreggiata e possono essere causa di forature.
Il sentiero da imboccare alla partenza è il N°103, di mezza costa, facile e panoramico ci porterà presso una focetta poco sotto Campo Fania, in località La Parte (1032 mt ). Abbandonato il 103 la traccia fino al crinale si dipana ora evidente sulla nostra sinistra e prosegue fino alla sella tra la quota principale e la più bassa delle tre. Raggiunta la sella si prosegue a sinistra fino alla vetta Piglione Nord (1231 mt ). Dal prato di crinale la veduta si spalanca a 360° in ogni direzione.
Dopo una meritata pausa si riprende il sentiero di crinale fino alla sella centrale e risalendo la seconda quota si percorre il resto della traccia fino alla vetta Piglione Sud (1184 mt). Proseguendo sul sentiero si dovrà scendere il ripido versante fino ad incontrare una traccia evidente sulla sinistra che, più o meno in piano, ci condurrà ad un bivio, superata la sella teniamo la destra fino a raggiungere il tratto iniziale del sentiero 103 percorso all’andata, a questo punto svoltando a destra raggiungeremo in pochi minuti il punto di partenza presso le casupole dell’alpeggio di Groppa.
E’ un’escursione breve che solitamente, pur partendo con calma a metà mattinata, si conclude nel primo pomeriggio. Vi consiglio di scendere verso Pascoso e seguire gli indicatori per Alto Matanna. La strada raggiunge un piccolo altopiano ai piedi del monte omonimo che ospita un Albergo/azienda agricola a conduzione familiare dove la cucina Toscana è di casa. Potrete approfittare di una passeggiata defaticante tra i pascoli e le abetaie in attesa di una cena che ricorderete.
Lunghezza: ~ 8 km
Dislivello: ~ 450 mt
Difficoltà: E –
Il Monte Piglione dall’albergo Alto Matanna
Il punto di partenza si raggiunge dalla stretta valle del Turrite Cava, accessibile dalla parte bassa della Media Valle del Serchio seguendo per Fabbriche di Vergemoli.
Superato il caratteristico borgo, con il bellissimo ponte della dogana, si prosegue verso Gragliana fino ai mulini di Palagnana. A questo punto attraverseremo un ponte sulla sinistra e la strada, in salita, ci porterà nei pressi di una chiesa e un piccolo cimitero. Tenendo la destra entreremo nel territorio del parco attraverso una via stretta da percorrere con cautela fino allo storico albergo.
Nei pressi della struttura sceglieremo il sentiero 101 in direzione Foce del Pallone, proseguiremo fino alla Foce del Termine (o del Crocione) e da lì il sentiero 103 ci porterà in località La Parte. A questo punto percorreremo la traccia che porta in vetta come nella variante precedente. Una volta visitate le quote desiderate, bisognerà tornare indietro senza alcuna possibilità di compiere un anello.
Questa variante, pur essendo ripetitiva nel ritorno, è un cammino spettacolare. Quasi del tutto in quota si sviluppa tra i pascoli del Bozzone, in prossimità dell’albergo e il crinali sopra Camaiore, la vista del mare è praticamente una costante e attraversa luoghi suggestivi come la Foce del Pallone e l’alpeggio di Campallorzo.
Lunghezza: ~ 11,5 km
Dislivello: ~ 350 mt
Difficoltà: E –
Il Monte Piglione dal paese di Casoli
Questa variante è la più faticosa, ma attraversa una parte della graziosa valle del Lombricese e presenta la possibilità di deviare verso Grotta all’Onda.
Si raggiunge il paese di Casoli dalla cittadina di Camaiore, proseguendo oltre il centro abitato, e passate delle baracche di lamiera, un piccolo slargo sulla destra in prossimità del sentiero ci consentirà di parcheggiare l’auto.
Si scende la discesa, inizialmente asfaltata e subito sterrata, imboccando il sentiero 112 che passa vicino ad una piccola cappella. La mulattiera salirà ripidamente verso la Focetta di San Vincenzo, dove con ogni probabilità arriverete abbastanza provati. Fate rifornimento d’acqua e approfittate per fare una pausa. A questo punto sceglieremo la traccia 101 fino a Campallorzo, un antico alpeggio a quota 1000 mt, dominato dai ruderi di una chiesa campestre. Superato l’alpeggio continueremo sul sentiero 101 fin quando in località Lencia, dopo circa 500 mt, si stacca una traccia ben visibile sulla nostra destra che condurrà in località La Parte. Da qui seguiremo il sentiero descritto nei due percorsi precedenti fino alla vetta del Monte Piglione.
Il ritorno sarà il medesimo fino a ritrovare il sentiero 101 che questa volta seguiremo tenendo la destra fino alla foce del Termine o del Crocione. Passaggio spettacolare di fronte al Colle delle Prata e area di passaggio e marcatura di lupi. Occhio sul sentiero perché sarà facile incontrarne le fatte, simili a quelle di un cane di taglia media e riconoscibili per via dei grossi grumi di pelo.
Nei pressi della Foce del Termine, panoramica sia verso il mare che l’entroterra, sceglieremo il sentiero numero 2 che scende dapprima dolcemente in area acquitrinosa e poi a sbalzo, sulla bella forra scolpita tra il Colle delle Prata e i Sassi Rossi.
Dopo questo primo tratto ci troveremo in un bosco ricco di essenze mediterranee dal quale sarà possibile seguire per Grotta all’Onda in prossimità di una serie di stretti tornanti. Non potrete sbagliare, il sentiero per il sito paleolitico è ben segnalato da un cartello su di un albero a destra e da un segno rosso sulla roccia sottostate (occhio, tutto il percorso è molto lungo e se non siete partiti in tempo rischiate di attardarvi durante le giornate più corte dell’anno).
Proseguiamo sul sentiero numero 2 fino a trovare tratti familiari del percorso fatto all’andata e quindi la Marginetta sul sentiero numero 112. Teniamo la destra, passiamo il cimitero e risaliamo il tratto asfaltato fino al punto di partenza.
Lunghezza: ~ 15 km
Dislivello: ~ 1000 mt
Difficoltà: E